Non stiamo a terra, per favore…..non dobbiamo ne’ germogliare ne’ tantomeno decomporci.

immagina donna contro uomo

Dialogando con addetti ai lavori, maestri di savate, di kick, di judo e compagnia andante, ci si imbatte spesso nel dilemma se per un praticante il krav maga sia fondamentale o discutibile l’importanza del combattimento a terra.

Molti immaginano che a terra si apra uno scenario interessante. Da gabbia. Da cinema.

A meno che non stiate zappettando l’orto o seminando il basilico, fossi in voi io a terra non ci starei un secondo.

E’ necessario tuttavia conoscere tecniche basilari per la difesa a terra, e su questo non transigo, cosi’ come è necessario allenarsi molto a terra con il proprio sparring, ma considerare il pavimento come un alleato, questo, per me, resta  un errore da evitare.

Eppure, sento spesso pareri contrapposti.

Sono aperto ad ogni tipo di discussione, ma parto dal presupposto che per un individuo che vuol sapersi difendere, il suolo, o pavimento che dir si voglia, dovrebbe rappresentare una lastra incandescente: nel momento in cui si finisse scaraventati a terra bisogna scattare su come molle, divincolarsi come anguille, reagire come faine. A meno che non stiate prendendo il sole in spiaggia, stare coricati proni o supini a terra e’ comunque un punto di svantaggio. Questo per una persona normale, non certo per un campione di MMA.

Inutile girarci intorno: il pavimento piu’ sta a contatto con te e piu’ ti nuoce.

Il rischio e’ altissimo: l’aggressore solitamente è pesante e cattivo, se sa combattere a terra ti spezza le ossa, se ha un complice che lo aiuta vieni asfaltato di botte e a tirarti su toccherebbe a qualche operatore del 118..

Pertanto, e qui si evidenzia il mio pensiero rivolto a chiunque, persona normale, impiegato o casalinga, che con i tempi che corrono volesse imparare i rudimenti del krav maga, se capita malauguratamente di finire a terra a seguito di una qualsivoglia forma di aggressione, ……….subito in piedi!!!!

Un pensiero su “Non stiamo a terra, per favore…..non dobbiamo ne’ germogliare ne’ tantomeno decomporci.

  1. Sono assolutamente d’accordo; e, riferendomi ad un altro argomento sul quale ci sono scuole di pensiero contrapposte, ritengo un errore anche quello di scegliere, dopo essersi liberati dall’aggressore, l’opzione di fuggire: l’aggressore potrebbe rialzarsi e inseguirci; meglio … finire il lavoro dandogli una sonora lezione.

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